Ritorno a Mana Trees

Avevano corso per tutta la notte lasciandosi alle spalle a poco a poco il deserto. Non provava alcuna fatica poiché forse l'eccitazione di scoprire nuovi luoghi la caricava.
Superarono arbusti e alberi e ai inoltrarono in una radura protetta da alberi dalle chiome possenti; in realtà tutto lì era colore dello smeraldo, uno spettacolo per gli occhi. Da parte sua, GreyMoon non aveva mai visto nulla del genere. Sì, aveva visto soltaanto boschetti insignificanti o radure spoglie e senza vita. Ma lo spettacolo era mozzafiato.
Si fermò per recuperare fiato e guardarsi attorno, con gli occhi spalancati che scrutavano quegli alberi così rigogliosi. L'odore del sottobosco e quelli del muschio erano freschi e piacevoli.
Prese aria a pieni polmoni, annuendo Non avevo mai visto nulla del genere. Avanti, continuiamo! aveva detto sorridente, scodinzolando vistosamente. Si sentiva felice, come non lo era da tanto. Riprese a correre, seguendo Nightrun.

Proseguirono per altro tempo giungendo ad un letto di quello che pareva un fiume. Era limpido e si potevano persino vedere i sassi sul fondo e i pesciolini che nuotavano tranquilli sulla riva. Prima che potesse dire qualcosa tuttavia il lupo nero era crollato in terra, esausto.
Sorrise; a prima vista le era parso un tipi instancabile. Approfittando della tranquillità della mattina, fece un giretto là intorno, inoltrandosi tra gli alberi. Annusò tutti i fiori che le capitavano sotto al naso e col polline che la faceva starnutire. Si era rotolata nell'erba bagnata di rugiada: si sentiva rinata.
Ritornò al fiume con un espressione estremamente sorridente. Non si cimentò nella pesca. Era fin troppo distrutta e i pesci avrebbero atteso. Si distese accanto al letto del fiume, posando le zampe anteriori nell'acqua fresca e chinando la testa su queste ultime si addormentò profondamente.

Come sempre non sognava nulla quando dormiva, tante volte era troppo stanca per ipotesi permettere di perdere tempo in sogni.
In ogni caso, riprese abbastanza energie per svegliarsi. Era din troppo felice di aver scoperto quel luogo così bello e ricco di piante e animali nuovi.
Aprì gli occhi e sbadigliò a lungo, alzandosi per stiracchiarsi. Quando si alzò sulle zampe notò che Nightrun ancora dormiva. Doveva essere davvero stanco dal viaggio. Decise che avrebbe cacciato qualcosa per entrambi; voleva ringraziare il lupo nero in qualche modo.
Non aveva mangiato molte volte del pesce e non aveva mai provato a cacciarlo. Entrò fino alle ginocchia nell'acqua, scrutando attentamente ogni movimento. E poi ci provò: gettò il capo nell'acqua fredda a fauci spalancate e se ne uscì con un bel pesce chiazzato di bianco, paffuto e grassottello. Era maledettamente scivoloso, ma lo portò sano e salvo fino alla riva e lì ve lo posò.
Lo spinse col muso fino al lupo nero, così da avvicinarglielo. Dal canto suo, GretMoon preferiva di molto la carne e quindi si inoltrò ancora una volta nel bosco alla ricerca di qualche piccolo mammifero.

Lasciò il proprio odore su alcuni alberi grattando con le unghie sopra alla corteccia.
Stava seguendo una traccia piuttosto forte, pareva uno scoiattolo. Si muoveva con attenzione nel sottobosco, cercando si evitare di schiacciare rametti o cose del genere. E poi eccolo lì: si nascose dietro il tronco di albero caduto, studiando il piccolo animale che sembrava stesse sotterrando una noce. Lasciò che si avvicinasse e poi scattò in avanti e con un balzo gli fu addosso. Non poteva lasciarlo correre via o lo avrebbe perso. Ma così non fu, dato che il suo esile corpicino era già stretto tra le fauci della lupa.
Aveva perso l'orientamento, ma per fortuna aveva lasciato delle tracce dietro di sé. Tornò dal lupo nero che sembrava fosse nuovamente sveglio; scodinzolò appena per salutarlo, mollando poco lontano da lui lo scoiattolo Allora, riposato bene? aveva chiesto stendendosi con la sua preda fra le zampe anteriori che prese a spolpare con voracità.

Spolpò la piccola preda fino all'osso e prese a rosicchiarne quelle più tenere. Bel giro di pochi minuti lo scoiattolo non era più riconoscibile; rimanevano di lui soltanto un mucchietto di ossa.
Soddisfatta dal piccolo pasto, si concentrò sulle parole del lupo che le diceva che avrebbe fatto meglio ad assaggiare il pesce del fiume. Si alzò per andarsi ad abbeverare Avrò tutto il tempo di mangiare il pesce che voglio. La calma prima di tutto. aveva detto con un sorriso, chinandosi per bere. A quanto aveva visto Nightrun sapeva pulire bene il pesce, forse era già venuto in quel luogo. Non la sorprendeva dato che aveva saputo orientarsi nel deserto per accompagnarla sin laggiù.
Alzò li sguardo posandolo sulla riva opposta del fiume, scorgendo la figura snella di una volpe con i suoi cuccioli. Quella visione la tranquillizzò ulteriormente, e aumentò le bellezza di quel luogo.
Allora, che altro ha da mostrare questo bel luogo? aveva detto sorridente e guardandosi attorno assorta dalla visione dei raggi del sole che attraversavano le fronde degli alberi.

Ascoltò cob attenzione le parole del lupo che le diceva che per alcuni quello era un luogo sacro e condivideva il fatto che quello fosse un luogo speciale. Annuì, e prese a seguirlo quando lui le disse che le avrebbe fatto fare un giro là intorno dato che forse ci sarebbero voluti dei mesi per esplorarla tutta, ma che in compenso le avrebbe mostrato qualche posto "simpatico".
Si inoltrarono nella foresta che era raccolta in un silenzio irrequieto, interrotto ogni tanto dal cinguettare degli uccelli e qualche rumore di sottobosco. Oltre qualche albero di forma differente e delle rocce coperte di muschio lì era quasi tutto uguale. Sembra che tu conosca bene questo posto. aveva buttato giù, guardandosi attorno con attenzione e affiancando il lupo per non rimanere indietro.

Si erano inoltrato ancora si più nella foresta e poi, all'improvviso, il lupo nero cominciò ad aumentare il passo ritrovandosi a gareggiare una sfrenata corsa contro i fantasmi. Dovette letteralmente balzare in avanti per non perderlo tra gli alberi, ritrovandosi a rincorrerlo per non restare indietro.
E poi così come aveva iniziato così si era fermato, chiedendole scusa per l'accaduto. Lei accennò un gesto col capo a voler dire "non preoccuparti", recuperò il fiato perso nella breve -ma intensa corsetta. Aveva cominciato a raccontarle del suo passato, rivelandole che non gli sarebbe dispiaciuto concludere i suoi giorni lì; rivelò inoltre che aveva passato lì la sua infanzia.
Deve essere stato piuttosto piacevole crescere in un posto incantevole come questo. aveva detto con candore, trotterellando al suo fianco. Per quanto poteva ricordare, lei aveva dovuto sopportare un luogo affliggente, e il suo branco doveva lottare tra fame e orsi. Il suo sguardo divenne indecifrabile al ricordo di quei tempi.