Wild Wolf

Mammifero - Panda

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Pollum
view post Posted on 18/12/2011, 15:34




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Il panda gigante (Ailuropoda melanoleuca, David 1869), è un mammifero appartenente alla famiglia degli Ursidi. Originario della Cina centrale, vive nelle regioni montuose del Sichuan. Verso la seconda metà del XX secolo, il panda è diventato un emblema nazionale in Cina, ed è attualmente raffigurato sulle monete d'oro cinesi. Inoltre è diventato il simbolo del WWF.

Caratteristiche

Il nome scientifico è Ailuropoda melanoleuca, dal greco antico che significa letteralmente piede di gatto - nero bianco. Il termine panda deriva molto probabilmente dal Nepali ponya.

Nonostante il fatto che, secondo la tassonomia si tratti di un carnivoro, la sua dieta è essenzialmente quella di un erbivoro. In effetti si nutre quasi esclusivamente di bambù (circa 38 kg di germogli al giorno, pari al 45% del peso corporeo). Tecnicamente esso, come molti altri animali, è onnivoro (è noto che il panda accompagna con uova, insetti ed occasionalmente carogne, i suoi pasti a base di bambù). Le sue orecchie si muovono durante la masticazione.

Esso è imparentato alla lontana con il Panda rosso, ma la somiglianza tra i due nomi sembra più che altro provenire dalla comune alimentazione basata sul bambù e dalle tipiche macchie nere intorno agli occhi, simili a occhiaie umane. Prima che tale parentela con il Panda rosso venisse scoperta, nel 1901, il Panda gigante era conosciuto come Parti-coloured bear.

Per molti decenni la precisa classificazione tassonomica del panda è stata oggetto di discussione, in quanto sia i Panda giganti sia i Panda rossi presentano al contempo caratteristiche appartenenti agli orsi e ai procioni. Comunque, esami genetici hanno rivelato che i Panda giganti sono veri e propri orsi, appartenenti a pieno titolo alla famiglia degli Ursidi. La specie di orsi ad essi più vicina è quella dell'orso dagli occhiali del Sud America. Resta in discussione se i Panda rossi vadano collocati o meno tra gli Ursidi piuttosto che nella famiglia dei Procyonidae. Le origini del panda gigante vanno ricercate in alcune forme del Miocene superiore (circa 10 milioni di anni fa). L’europeo Agriarctos sembra appartenere allo stesso ramo evolutivo di Ailuropoda, così come Ailurarctos, vissuto in Cina. Fossili di panda giganti veri e propri (genere Ailuropoda) risalgono al Pliocene superiore della Cina (poco meno di 3 milioni di anni fa). Ailuropoda microta, questo il nome della specie fossile, possedeva già le specializzazioni della forma attuale, ma era più piccolo. Un'altra specie fossile, Ailuropoda baconi, più grande dell'odierno panda gigante, è conosciuta in terreni del Pleistocene cinese.

Il Panda gigante è dotato di un insolito palmo, fornito di un "pollice" e cinque dita; il "pollice" è in effetti il frutto di una modificazione intervenuta all'osso del polso. Sembrerebbe, quindi, che il Panda abbia sei dita, ma dal punto di vista anatomico quel "pollice" non rappresenta un dito. Infatti è solamente lo sviluppo dell'osso sesamoide radiale, che rappresenta una esigua parte del polso degli altri animali. Stephen Jay Gould vi ha scritto un saggio, ed ha utilizzato successivamente il titolo Il pollice del panda per una collezione di saggi pubblicati in volume.

È lungo 120/150 cm, dal peso che varia dai 75 ai 160 kg. Può vivere fino a trent'anni.

Riproduzione

Il tasso di natalità del Panda gigante è molto basso, sia allo stato naturale sia in cattività: la femmina alleva soltanto un piccolo e, se partorisce due gemelli, non riesce ad occuparsi di entrambi ma si occupa di uno solo. Lo svezzamento si completa in nove mesi, ma i piccoli restano con la madre fino ai 18 mesi, dove imparano a procurarsi il cibo e come sfuggire ai predatori.

I panda raggiungono la maturità sessuale tra il 4º e il 6º anno di vita. Il periodo riproduttivo dura solo 1-3 settimane all'anno e questo periodo di fertilità dura solo pochi giorni.

Gli animali sono in genere consanguinei poiché sia nelle aree protette che in natura sono sparsi in gruppi poco numerosi. Se fossero liberi di vagare da una montagna all'altra, cosa attualmente impossibile a causa delle vallate occupate dagli insediamenti umani, potrebbero riprodursi con esemplari di altri gruppi contribuendo alla variabilità del loro genoma.
La salvaguardia del panda
Panda nel Centro di ricerca del Panda Gigante di Chengdu, Cina

I Panda giganti sono una specie a rischio, minacciata di continuo dall'impoverimento del loro habitat e da un tasso di natalità molto basso (vedi la sezione riproduzione). Si crede che siano in circa 1.600 a sopravvivere attualmente allo stato naturale. Il Panda gigante è il simbolo del WWF (World Wildlife Fund), organizzazione che si occupa di preservare le specie dal rischio di estinzione.

La Zoological Society of London, in base a criteri di unicità evolutiva e di esiguità della popolazione, considera l'Ailuropoda melanoleuca una delle 100 specie di mammiferi a maggiore rischio di estinzione.

Per ovviare alla mancanza di informazioni sui panda selvatici si è deciso di costruire un centro di ricerca nella valle di Wolong in Cina. È stato inoltre creato un centro di riproduzione in cattività. I risultati di questa ricerca sono serviti a redigere progetti dettagliati per realizzare e gestire riserve in cui collocare gli esemplari rimasti: tali progetti prevedono, fra l'altro, la creazione di corridoi di foresta che colleghino le varie riserve, un intervento sul territorio volto alla reintroduzione di numerose specie di bambù, in modo da evitare che le piante muoiano tutte nello stesso periodo, e la realizzazione di iniziative con cui indurre gli abitanti delle foreste e dei villaggi a procedere in modo selettivo nella distribuzione delle foreste di bambù.

Fonti prese da Wikipedia
 
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