Wild Wolf

Insetto - Ape, Apis

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view post Posted on 21/12/2010, 20:41

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Apis

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Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa
Ramo: Bilateria
Phylum: Arthropoda
Subphylum: Tracheata
Superclasse: Hexapoda
Classe: Insecta
Sottoclasse: Pterygota
Coorte: Endopterygota
Superordine: Oligoneoptera
Sezione: Hymenopteroidea
Ordine: Hymenoptera
Sottordine: Apocrita
Sezione: Aculeata
Superfamiglia: Apoidea
Famiglia: Apidae
Sottofamiglia: Apinae
Tribù: Apini
Genere: Apis

Specie


* Apis mellifera
* Apis florea
* Apis dorsata
* Apis cerana
* Apis nigrocincta
* Apis koschevnikovi
* Apis andreniformis
* Apis nulensis

Apis è un genere di insetti sociali della famiglia delle Apidae. È l'unico genere della tribù Apini.
Due delle specie comprese nel genere possono essere allevate dall'uomo ovvero Apis mellifera e Apis cerana.

L'Apis mellifera, diffusa in tutti i continenti ad esclusione delle zone artiche ed antartiche, è l'unica conosciuta in Europa. L'Apis dorsata risiede in particolar modo in India e nel Sud-Est asiatico, non è una specie domestica, ha la particolarità di costruire il favo aperto ed è di dimensioni ragguardevoli, tanto da meritarsi il nome di ape gigante dell'India. Nelle stesse zone prolifera l'Apis cerana, di dimensioni però più contenute, che ha il suo habitat in Medio ed Estremo Oriente, in particolare in Afghanistan, Pakistan, India, Siberia, Cina e Giappone.

Sistematica
Il genere comprende otto specie:

* Apis mellifera - ape europea.
* Apis cerana - ape mellifera orientale o ape indica.
* Apis florea - ape nana.
* Apis dorsata - ape gigante.
* Apis nigrocincta
* Apis koschevnikovi
* Apis andreniformis
* Apis nulensis

Importanza economica ed emergenze ambientali [modifica]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Apicoltura e Sindrome dello spopolamento degli alveari.

Le api sono indicatori biologici della qualità dell'ambiente e attualmente rappresentano una delle emergenze ecologiche in corso. Oltre al ruolo diretto nella produzione del miele, le api contribuiscono all'economia per 165 milioni di sterline all’anno solo nell'Inghilterra per la produzione di frutta e verdura[senza fonte]. Il maggior produttore di miele è l'Argentina che ha ridotto del 27% le sue 75.000 tonnellate annue. Negli Stati Uniti (-25% degli alveari nel 2008) e nel resto del mondo le api stanno diminuendo. In Italia nel 2007 sono morte il 50% delle api, persi 200.000 alveari e 250 milioni di euro nel settore agricolo.

Le api muoiono per varie cause, non sempre del tutto identificate: cause ambientali, mutamento climatico, la varroa e altri antagonisti naturali, l'uso discriminato dei pesticidi. Gli alveari si spopolano per il fenomeno del CCD (Colony Collapse Disorder). In vari paesi, i regolamenti fitosanitari e le autorizzazioni all'uso dei fitofarmaci impongono, da decenni, vincoli ai trattamenti fitoiatrici al fine di tutelare l'attività delle api e degli insetti pronubi in generale. Uno dei vincoli di maggiore ricorrenza è il divieto di eseguire trattamenti, per molti principi attivi, anche non necessariamente insetticidi, nel corso della fioritura.

Famosa la frase attribuita da alcuni ad Albert Einstein (ma di cui si ignora la vera origine), che avrebbe detto:
« "Se le api si estinguessero, all'uomo resterebbero 4 anni di vita" »

Metafore e simboli con le api

L'ape, emblema dell'operosità, è stata sempre un insetto simbolico in miti, leggende e religioni. Si ha notizia da pitture murali rinvenute ne la Cueva de la Araña, presso Bicorp, provincia di Valencia (Spagna), che già nel periodo magdaleniano l'uomo sfruttava le api per trarne il miele.

Nella mitologia greca le api erano considerate messaggeri delle Muse per la loro sensibilità ai suoni, ma anche il simbolo del popolo obbediente al suo re. Quando, secondo la leggenda, Zeus bambino fu nascosto dalla madre Rea in una grotta del monte Ida a Creta per sottrarlo al padre Crono che voleva divorarlo, fu nutrito, oltre che dal latte della capra Amaltea, da un miele prodotto dalle api locali.

Essendo il miele nell'antichità l'unica fonte autoctona di zucchero, l'ape, sua produttrice, era tenuta in alta considerazione. Particolarmente considerata era l'organizzazione dell'alveare, descritta con ammirazione da Plinio il Vecchio e presa a paragone per la sua laboriosità dallo stesso Cicerone. L'ape era anche simbolo del coraggio, per la sua determinazione nell'attaccare gli aggressori, e della verginità. Anche Virgilio esalta la purezza delle api «… che non si abbandonano all'amore, non si infiacchiscono nei piaceri e non conoscono né l'unione dei sessi, né i dolorosi sforzi del parto.» e Plutarco afferma che le api puntano il loro pungiglioni contro chi è schiavo dei piaceri del sesso. Non stupisce quindi che anche l'iconologia cristiana abbia considerato molto positivamente la figura simbolica dell'ape. San Francesco di Sales paragona, nel suo Traité de l'amour de Dieu, l'anima dell'uomo nel corso della sua vita terrestre ad un'ape, paragone già formulato nel testo Vitis mystica, attribuito a San Bernardo e ripreso da Rudolf Steiner, mentre Dante paragona le anime degli angeli alle api:
« sì come schiera d'api che s'infiora / una fiata e una si ritorna / là dove il suo laboro s'insapora »

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, XXXI, 7-9)

Questa immagine anima-ape era presente anche presso gli antichi egizi, secondo l'egittologo francese Alexandre Moret.
Arma della famiglia Barberini

In araldica troviamo le api inserite nel blasone dell'Abbazia di Nôtre Dame de Melleray (dipartimento della Sarthe), così come fecero molti altri abati e badesse, mentre tre api campeggiano su sfondo azzurro nello stemma dei Barberini, riprese nella famosa fontana del Bernini a Roma, scolpita su richiesta di Papa Urbano VIII (Maffeo Barberini) e oggi posta all'angolo di Piazza Barberini con Via Veneto.

Tuttavia le api hanno inspirato anche una simbologia negativa: nell'Antico Testamento si trova in Isaia che le api sono assimilate alle mosche quali insetti fastidiosi, dei quali il Signore annuncia un'invasione, pronosticando con questo un'invasione assira, così come ne i Salmi, mentre Eucherio di Lione, dopo averle lodate, le porta a paragone di persone malvagie ed iraconde che, come le api «…hanno il miele in bocca ed il pungiglione nascosto nella coda. […] parlando infatti nutrono con un dolce miele e in pari tempo feriscono con il pungiglione.»

fonte e maggiori informazioni : http://it.wikipedia.org/wiki/Ape
 
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