Wild Wolf

Una tomba per le lucciole, Drammatico - Fantasy

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‡ †•Misa•† ‡
view post Posted on 1/4/2009, 19:43




Una tomba per le lucciole



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Titolo originale: 火垂るの墓
Hotaru no Ohaka
Lingua originale: {{{linguaoriginale}}}
Paese: Giappone
Anno: 1988
Durata: 85'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: {{{ratio}}}
Genere: animazione
Regia: Isao Takahata
Soggetto: Akiyuki Nosaka
Sceneggiatura: Isao Takahata
Produttore: {{{nomeproduttore}}}
Produttore esecutivo: {{{produttoreesecutivo}}}
Casa di produzione: {{{casaproduzione}}}
Distribuzione (Italia): {{{distribuzioneitalia}}}
Storyboard: {{{nomestoryboard}}}
Art director: Yoshifumi Kondo
Character design: {{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design: {{{nomemechadesign}}}
Animatori: Studio Ghibli
Interpreti e personaggi
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Doppiatori originali:
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Doppiatori italiani:
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Episodi:
Fotografia: Nobuo Koyama
Montaggio:
Effetti speciali: {{{nomeeffettispeciali}}}
Musiche: Michio Mamiya



Una tomba per le lucciole (火垂るの墓, Hotaru no haka?) è un film d'animazione giapponese del 1988 tratto dall'omonimo romanzo semi-autobiografico di Akiyuki Nosaka.

Sceneggiato e diretto da Isao Takahata, il co-fondatore meno noto di Hayao Miyazaki dello Studio Ghibli, presenta una visione straziante ed intensamente neorealista delle vicende personali di un ragazzo e una bambina indifesi nei confronti dell'orrore della guerra.

Il film venne presentato in contemporanea con Il mio vicino Totoro di Miyazaki. Per la crudezza delle sue immagini, Una tomba per le lucciole divenne un film molto controverso e poco pubblicizzato, ma ebbe grande successo in Giappone. In Italia venne distribuito solo nel circuito home-video.

Le lucciole del titolo sono quasi l'unica nota di positività in una notte che non termina nemmeno con la fine della guerra.

Trama



Nel giugno del 1945 a Kobe l'orrore della Seconda guerra mondiale si abbatte sul giovane Seita che si vede costretto a scappare al rifugio antiaereo insieme al resto della popolazione del suo villaggio prendendosi in carico sua sorella Setsuko. Costretto a separarsi dalla madre, mentre il padre è impegnato come ufficiale nella Marina imperiale giapponese (si allude al fatto che sia probabilmente caduto in battaglia), fugge da casa senza quasi comprendere ciò che accade: è meravigliato all'inizio nel vedere che gli aerei non sganciano bombe esplosive ma incendiarie. Solo quando le case di legno intorno a lui iniziano a bruciare comprende appieno l'azione degli Americani.

Durante il suo pellegrinaggio per la città rasa al suolo si reca alla scuola dove ritrova la madre. Mentre la sorella viene presa in cura da una conoscente Seita fa visita alla mamma ma la trova largamente ustionata e coperta di bende. La vede quindi morire sotto i suoi occhi e quando esce dalla scuola non gli resta che raccontare una bugia alla piccola Setsuko che da quel giorno non chiederà altro che rivedere la madre. Ma con una scusa il giovane riesce a tenerla a bada e a nasconderle la verità.

Seita si dirige quindi verso la casa di una zia, in un villaggio vicino, e riceve una calda accoglienza. La donna sembra molto disponibile e offre loro un riparo e del cibo. Seita crede quindi di aver trovato un luogo in cui stare ma, presto, quando il cibo inizia a scarseggiare, la zia si dimostra molto dura nei suoi confronti e il ragazzo si sente costretto a lasciare l'abitazione. Il personaggio della zia è caratterizzato da una forte devozione alla causa imperiale.

I due si trasferiscono quindi in un rifugio nelle vicinanze di un lago e per un po' di tempo riescono a vivere grazie al riso che erano riusciti a comprare e ad altri prodotti che avevano lasciato nella loro vecchia casa. Ma ben presto il cibo finisce nuovamente e con i soldi rimasti il giovane non è più in grado di comprare viveri: la guerra ha portato al razionamento forzato delle provviste e nessuno può aiutarlo.

Iniziano così i tempi difficili e Seita è costretto ad allontanarsi dal rifugio per cercare il cibo arrivando a rubarlo ai contadini, che lo malmenano duramente, e a saccheggiare le case degli sfollati durante gli attacchi nemici. In questo tempo Seita assiste al veloce deperire della piccola Setsuko che ormai non ride e non gioca più come una volta, ma passa le giornate a dormire e lamentarsi. Quando Seita la porta dal dottore, questo gli confida che la bambina è denutrita e l'unica cosa di cui ha bisogno è il cibo, e non medicine.

Infine, un giorno, di ritorno dal solito pellegrinaggio in città, Seita scopre la sorella agonizzante nel proprio letto. La piccola è intenta a succhiare delle biglie invece che caramelle e chiede al fratello se vuole anche lui del riso, che si rivela in verità essere delle pietre. Il ragazzo non può far altro che tentare di nutrirla con dell'anguria, ma ormai è tardi.

Così, quando la guerra termina e la vita lentamente ricomincia, Seita è costretto a cremare la sorella da solo e a dirle addio, circondato da centinaia di lucciole danzanti nell'aria. Stremato e avvilito, Seita si abbandona in un luogo pubblico della città e si lascia morire, nell'indifferenza dei presenti.

(info prese da Wilkipedia)
 
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ugulufu
view post Posted on 29/4/2009, 18:41




io l'ho visto e mi e' piaciuto molto..soprattutto la scena in cui la bambina ha paura del buoi e quindi prendono moltissime lucciole e le mettano all'interno della anzariera per farsi luce,e' una scena bellissima
 
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^.Shin.^
view post Posted on 9/5/2009, 17:28




L'ho visto è davvero un film stupendo, è straziante e durante la visione quasi non si fa attenzione a fatto che è un "animazione" invece che un film con persone in carne ed ossa.
sarebbe un bel film da vedere anche a scuola (secondo me) tanto per variare un po' dai soliti film che tutti conoscono e che tutti hanno già visto.

QUOTE
In Italia venne distribuito solo nel circuito home-video.

comunque qui devo correggerti perchè in Italia è stato mandato in onda, una sera dell'anime week di due (o 3? ò.ò) anni fa ed è proprio allora che l'ho visto. (sono stata su fino a mezzanotte perchè era in seconda serata)
 
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2 replies since 1/4/2009, 19:43   132 views
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