Wild Wolf

La città incantata, Fantasy

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‡ †•Misa•† ‡
view post Posted on 1/4/2009, 19:27




La città incantata



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Titolo originale: 千と千尋の神隠し
Sen to Chihiro no kamikakushi
Lingua originale: Giapponese
Paese: Giappone
Anno: 2001
Durata: 125'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 1.85:1
Genere: animazione, fantasy
Regia: Hayao Miyazaki
Soggetto: Hayao Miyazaki
Sceneggiatura: Hayao Miyazaki
Produttore: Toshio Suzuki
Produttore esecutivo: Yasuyoshi Tokuma
Casa di produzione: Studio Ghibli
Distribuzione (Italia): Universal
Storyboard: {{{nomestoryboard}}}
Art director: Yōji Takeshige
Character design: {{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design: {{{nomemechadesign}}}
Animatori: Masashi Ando




La città incantata
(千と千尋の神隠し, Sen To Chihiro No Kamikakushi?) è un film d'animazione scritto e diretto da Hayao Miyazaki, prodotto dallo Studio Ghibli e distribuito dalla Buena Vista (proprietà della Disney).

Realizzato con un budget elevato, il film presenta l'altissima qualità tecnica consueta dello Studio Ghibli, ed ha vinto numerosi e prestigiosi premi: in patria è stato decretato miglior film dell'anno e, approdato al Festival di Berlino 2002, è stato insignito con un sorprendente Orso d'Oro (ex aequo con Bloody Sunday); ha ricevuto diversi premi della critica negli USA e l'Oscar per il "miglior film d'animazione" nel 2003 (è stato il primo anime a ricevere un tale riconoscimento).

Il film è una lunga e delicata favola sulla semplicità d'animo, il coraggio, l'amicizia, l'amore, ma soprattutto la forza dell'altruismo. Tecnicamente molto curato, sia a livello di scenografie, disegni, movimento ed espressioni facciali, che a livello di dialoghi, è ricco di accorti particolari che lo rendono umano e vivo.Il film è liberamente ispirato al romanzo "Il meraviglioso paese oltre la nebbia" della scrittrice Kashiwaba Sachiko.

La bambina protagonista non è dotata di superpoteri, né di doti fisiche fuori dal comune, ma più umanamente di forza di volontà e bontà spontanea e semplice. Il suo viaggio nella città incantata di certo si apprezza maggiormente potendo cogliere gli infiniti riferimenti alla vasta cultura giapponese (spiriti e dei in primo luogo), ma non è meno significativo o toccante anche per uno spettatore occidentale.

In Giappone, dalla sua uscita nel 2001, La città incantata è stato visto da 23 milioni di persone (è stato detto che a tutto il 2002 un giapponese su sei ha visto il film) con un incasso di circa 250 milioni di dollari statunitensi, superando ampiamente Titanic. Sul mercato statunitense il film è uscito nel 2002 (in un numero limitato di sale cinematografiche), incassando in un anno 10 milioni di dollari. L'edizione in DVD, uscita dopo l'Oscar, ha avuto un più largo successo.


Trama



Il lungometraggio inizia con Chihiro, una bambina di 10 anni, seduta sul sedile posteriore dell'automobile dei genitori, mentre percorrono la strada verso la loro nuova casa, dove i traslocatori li attendono. Chihiro non vede di buon grado il trasloco, e passa il viaggio lamentandosi dello stesso e del fatto che il suo primo mazzo di fiori ricevuto in regalo fosse un regalo d'addio. Il padre crede di prendere una scorciatoia, ma quando si trova sbarrata la strada da una grossa costruzione dall'aspetto antico capisce di aver sbagliato strada.

Nonostante la pietra davanti all'ingresso (in Giappone una pietra posata davanti all'uscio significa "per favore non entrare") questa strana costruzione attira i genitori della bambina, mentre Chihiro ne è impaurita. Ciononostante, i genitori decidono di esplorare la costruzione, che credono faccia parte di un luna-park abbandonato, e Chihiro, suo malgrado, li segue.

Quello che trovano all'interno è un'intera città composta esclusivamente da ristoranti e locali, senza però anima viva per le strade; la presenza del profumo di ottimo cibo attrae il padre di Chihiro, che trova un ristorante con il bancone imbandito di leccornie varie. Il ristorante è vuoto, ma i genitori di Chihiro decidono di mangiare comunque, con l'intenzione di pagare all'arrivo di eventuali padroni o camerieri.

In realtà questa città apparentemente abbandonata è un complesso termale degli spiriti della natura, e la potente maga Yubaba, padrona del complesso, trasforma i due scrocconi in maiali, punendoli per aver mangiato il cibo sacro degli spiriti. A questo punto cala la notte, e gli spiriti ospiti delle terme cominciano ad affollare le vie; Chihiro si rende conto che sta lentamente diventando invisibile. La sua salvezza è l'incontro con Maestro Haku, apparentemente un ragazzo della sua età.

Haku le fa mangiare un mirtillo proveniente dal mondo degli spiriti che rende Chihiro nuovamente tangibile e le permette di rimanere viva anche all'interno del complesso magico. Lui le spiega che l'unico modo per evitare di essere catturata dagli uomini di Yubaba è quello di trovarsi un lavoro all'interno delle terme. Per stipulare il contratto di lavoro, Chihiro viene privata del suo nome, e viene chiamata Sen (con un gioco di parole, o meglio di ideogrammi, non traducibile, vedi nota sotto); la mancanza del nome la rende incapace di abbandonare il mondo controllato da Yubaba. Inoltre Haku è suo amico solo di nascosto, perché ufficialmente è il braccio destro della maga Yubaba. Oltre a lui la bambina conosce altri personaggi e tutti in qualche modo diventano suoi amici, conquistati dalla sua semplice bontà.

Lo scopo di Chihiro è quello di salvare i genitori, e per raggiungere il suo obbiettivo, dovrà crescere interiormente. La sua crescita avviene sia tramite il duro lavoro a cui è sottoposta nelle terme, che con l'amore che nascerà tra lei e Haku. Sarà proprio questo legame, insieme al suo sconfinato altruismo e alla mancanza di avidità, che le permetterà di diventare più umile e coraggiosa e che alla fine le permetterà sia di aiutare Haku a ritrovare il suo vero nome sia di salvare i suoi genitori.

Chihiro ricorda che lei ed Haku si sono incontrati prima: quando era più giovane era caduta in un fiume e sopravvisse perché era stata trascinata dalla corrente alla riva. Era stata salvata da Haku, che era lo spirito del fiume Kohaku. Dopo aver ricordato ciò, Chihiro dice ad Haku che il suo nome è Kohaku, e in questo modo lo libera dal controllo della maga Yubaba.

Haku e Chihiro, appartenendo a due mondi diversi, si lasciano, con la promessa però di rivedersi.

Usciti dal mondo magico i genitori non ricorderanno nulla, ma constateranno sorpresi che è passato più tempo di quello che pensavano, mentre la bambina conserva ancora sia il ricordo che le esperienze che un nastrino per capelli intessuto con tanto affetto dai suoi amici del mondo magico.

In Italia è approdato nell'aprile 2003, due anni dopo la prima proiezione. L'adattamento in italiano è considerato meno buono dello standard Mikado.

Nota sul titolo


Il titolo originale potrebbe essere tradotto con Il rapimento spirituale di Sen e Chihiro, ma la lingua giapponese si presta a molteplici interpretazioni e molti concetti sono intraducibili, per questo è possibile solo una traduzione che si avvicini all'originale.

Kamikakushi è un concetto della tradizione giapponese: quando un bambino si perde si dice che è stato portato via spiritualmente da un dio (spesso uno dei capricciosi dèi minori) e si usa il termine kami-kakushi (nascosto dagli dei). Il bambino rapito o scomparso si risveglia poi lontano da dove è stato rapito e non ricorda nulla del tempo intercorso. Il titolo inglese Spirited Away sembra avvicinarsi maggiormente all'originale.

Chi non conosca la lingua giapponese non può capire perché il nome della protagonista da "Chihiro" sia tramutato proprio in "Sen". Difatti questa non è una scelta, bensì una conseguenza. Il primo kanji che compone il nome Chihiro (千尋), senza il secondo ideogramma vicino, in questo caso perché rubatole da Yubaba, viene letto "sen" e non "chi".

(info prese da Wilkipedia)
 
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