Ainsel91^^ |
|
| Il mulino dei dodici corvi, scritto da Otfield Preussler, si potrebbe definirlo come un pezzo proveniente direttamente dalla nostra età più bella: quella dei sogni di bambini, influenzata dalle fantasie di immaginari - ma non per questo meno realistici- racconti e avventure.
Il romanzo intreccia in sè molti elementi fantastici e tipici delle favole, ma li caratterizza, grazie al perfetto intervento dell'autore, di un'atmosfera gotica, oscura, cupa e piena di stranissimi ed inquietanti persanaggi.
La storia parla di un giovane ragazzo di nome Krabat, un orfano, mendicante che cerca di vivere come può.
Un giorno in un sogno undici corvi gli lasciano un oscuro messaggio: andare al mulino della palude di Kosel. Krabat decide di andare fino in fondo a questa storia a causa del ripetersi sogno; riesce davvero a trovare il posto ed è qui ingaggiato dal mugnaio come apprendista assieme ad altri undici ragazzi. Ma una serie di eventi strani si susseguono al mulino. Alla fine scopre di essere arrivato in una scuola di magia nera e accetta di aprrenderle, per acquistare il potere delle arti. Ma i fatti strani non si risolvono qui, e le domande si affollano: chi è il Compare che compare ogni notte di plenilunio? E a cosa serve la Macina Morta? E soprattutto perchè verso la fine dell'anno i garzoni sono sempre più terrorizzati?
Non sono solo le domande, anche i richiami del mondo esterno (soprattutto l'amore) sono troppo forti...
Una storia che cattura con il suo ritmo così magico e pericoloso.
L'autore riesce a farci affondare nella magia nera come se stessimo sprofondando nelle infide terre della palude, per poi mostrarci ancora una volta come può sempre esserci bellissima la luce lì per salvarci.
Ho trovato fantastico questo libro; solo mi è dispiaciuta un pò la fine (troppo semplicistica credo).
Si sta lavorando anche per trarne un film, che spero soddisfi le aspettative.
Eccolo:
|
| | |
