Ritorno a Mana Trees

Perché, non é forse la verità? aveva detto sorridente, prestando attenzione alle seguenti parole del lupo nero. Sai come tenere sulle spine i lupi tu. disse impaziente di vedere il luogo che Nightrun aveva accennato.
In realtà avrebbe volentieri voluto restare lì e stabilirvisi; ma la presenza di un branco a cui sottostare la limitava. Era sempre stata da sola e se l'era cavata benissimo, ma gli anni passavano e percepiva una certa solitudine.
Smise di pensarci dato che era leggermente rimasta indietro e aumentò il passo, galoppando accanto a Nightrun.

Camminarono ancora per qualche minuto nel silenzio totale, sino a quando non sboccarono in una radura rigogliosa. Al centro di questa v'ea un grosso albero marcio adagiato nell'erba. Sembrava fosse lì da un sacco di tempo dato il fatto che stava divenendo un tutt'uno col terreno; era ricoperto di muschio e funghi e chissà, forse qualche animale lo aveva già adibito a propria tana.
Ogni volta che dava un passo nell'erbetta se ne venivano fuori insetti di ogni tipo. Quel posto era una nuova sorpresa ad ogni nuovo luogo. Si avvicinò trotterelando all'albero caduto, chinandosi per osservarne l'interno. Ci si può dormire quì dentro? aveva chiesto, notando che v'erano delle foglie e dell'erba secca adagiate a mò di materasso. Ma riscontrò che nessuno era più andato lì da tanto tempo.
Gironzolò la intorno per curiosare, annusando con attenzione. L'umidità del sottobosco tuttavia non le permetteva di fare chissà cosa, ma bastava per capire se qualche minaccia si stesse avvicinando.

Si avvicinò nuovamente quando il lupo cominciò a parlare. Pareva che ci tenesse particolarmente a quel luogo in generale, come tutta Mana Trees. E pareva anche piuttosto malinconico mentre spiegava che lì, da cuccioli, furono addestrati. Se sapeva difendersi lo doveva a ciò che aveva appreso in quel luogo.
Deve avere più che un significato affettivo per te, credo. aveva detto cautamente, accucciandosi nell'erbetta Certi luoghi non si dimenticano. osservò il cielo, pensierosa. A pensarci bene, l'addestramento che aveva dovuto subire Nightrun doveva essere diverso da quello degli altri lupi. Insomma, di solito i piccoli imparano da soli a proteggersi lottando con i più grandi o combattendo per gioco con i compagni.
Non voleva parere irrispettosa chiedendogli di esplorare nuovi posti; magari aveva bisogno di una pausa per pensare e far rivivere i ricordi.

Osservandolo pareva proprio che stesse dormendo ad occhi aperti. Le dava la sensazione che fosse talmente assorto bei suoi pensiero da essersi dimenticato di tutto. Ma poi dopo qualche attimo rinvenne dal suo stato di "trance" e le disse che le avrebbe mostrato la sua tana.
Annuì sorridente e appena si fu alzata il lupi cominciò a correre; lo seguì a ruota, non voleva si certo perdersi in una foresta fitta come quella!
Era davvero curiosa di vederla. Se poi Nightrun aveva vissuto lì molto probabilmente si era trovato un bel posticino.

La vegetazione era alta e rigogliosa e dovettero fare i conti con cespugli di rovi e felci che si attaccavano al pelo e alle zampe. Ma nonostante tutto non diminuirono la velocità e continuarono a correre.
Nel frattempo il lupo le chiese dove fosse cresciuta dato che tutti i lupi della regione conoscevano Mana Trees.
Da dove cominciare.. aveva detto cercando di evitare spine e sassi appuntiti Sono nata molto lontano da qui e durante l'adolescenza dovemmo migrare perché le prede erano finite. Prova mi inutilmente a lottare contro la fame, ma quello era il nemico più duro che avessimo mai incontrato. Ci spostammo, ma non cambiò quasi nulla. Io me ne andai.. Ed eccomi qui. Non ho avuto il tempo do esplorare tutto il territorio, ecco. Scusa se ho divagato. disse lentamente mentre accompagnava i ricordi alle parole. Come poteva dimenticare la faccia dei cuccioli affamati?
Troppo intenta a pensare, non si accorse di essere finita in modo idiota col polpastrello su una spina. Auch! aveva mugugnato, fermandosi un attimo. Alzò la zampa dal terreno, notando una lieve goccia di sangue che scivolava fino al terreno.

Il verso che la lupa aveva accidentalmente fatto aveva fatto avvicinare il lupo nero, che le chiese se fosse tutto ok. Annuì Sì, è soltanto una spina. aveva detto piuttosto imbarazzata dall'accaduto. Era abituata a di peggio; aveva abbassato la guardia? Chissà. In ogni caso, cercò di aumentare il passo fino al suo ritmo normale cioè quella leggera corsa che fino a qualche secondo fa avevano utilizzato.
Recuperò la strada perduta e con un gesto del capo accennò a Nightrun di continuare a farle strada.

Tentò di non rallentare ma quela spina più che dolore la infastidiva e non poco. Aveva la tentazione di rimuoverla non appena si sarebbe fermata.
Nonostante i suoi sforzi non riusciva a mantenere l'andatura e restava indietro. Decise che poggiare il polpastrello ferito in terra e zoppicare sarebbe stato controproducente, convenne quindi che avrebbe utilizzato soltanto le zampe "sane". La cosa funzionò, dato che recuperò velocemente il terreno perso.
Sì, sono quà. aveva detto accellerando come poteva il passo. La vegetazione si stava lievemente diradando a quanto poteva notare.

Finalmente parevano arrivati. Su di una poco alta sporgenza vie era una sorta di grotta naturale con un alberello che copriva parzialmente l'entrata della tana.
Proseguirono cauti sul sentieri che li avrebbe portati proprio in cima. Si fermò di fronte all'entrata quando Nightrun le chiese di fargli vedere la zampa. Si sedette e rassegnata mostrò il polpastrello grigio della zampa destra; proprio al centro, sporcata dal sangue, vi era una spina. Sembrava quelle che si trovavano nei rovi. Forse una era saltata via e guarda caso proprio lei ci doveva finire sopra!