Cercando dell'acqua

Una macchia bianca si muoveva furtiva nella steppa isolata. GreyMoon vagava da più di due ore in cerca di una fonte d'acqua a cui ristorarsi e riposarsi. Ogni passo era diventato più faticoso e le dolevano i polpastrelli che affondavano nella terra rossa e arida, si fermò guardandosi attorno: alberi secchi, qualche cactus e... una rientranza scavata nella roccia? Perfetta! Raccolse le sue ultime forze e si avviò trottando verso quella che avrebbe potuto essere la sua possibilità per riposarsi un pò.
Appena vi giunse ne scrutò ogni angolo per rilevare eventuali minacce ma non vi era nessuno, forse questa era stata la tana di qualche lince o di qualche dingo.
Si lascià cadere con un tonfo alzando una leggera nuvola di polvere e stirò le zampe di fronte a sè osservando l'orizzonte che si estendeva fuori della piccola grotta, si stava alzando il vento caldo del sud; il sole era alto e quasi spaccava le rocce. Quella piacevole ombra dava refrigerio alla candida lupa che colta all'improvviso dalla stanchezza s' addormentò profondamente accarezzata dallo scirocco che quasi la cullava.

Edited by ~Yuni - 20/12/2011, 22:41

Se ne stette tranquillamente all'ombra, come se nulla potesse infastidirla o farla destare dal suo leggero sonno. Viaggiava dalla sera prima, e fino a quel momento non aveva toccato cibo. Per sua solita "fortuna" era incappata nella stagione della secca, e durante il suo tragitto non aveva neanche visto una goccia d'acqua, nè un fiume, nè una pozzanghera.
Smosse pigramente le orecchie a destra e sinistra, in cerca di qualche rumore. Corvi e avvoltoi di quà, serpenti di là.. Ma hey, un momento.
Puntò le orecchie in avanti, aprendo di scorcio gli occhi. Le era parso di vedere qualcosa, lì nell'orizzonte che bruciava. Si alzò sulle zampe e si scosse la polvere di dosso. Irrigidì i muscoli, percependo sempre più vicino l'odore dello sconosciuto.

Quel lupo non zigzagava, ma seguiva una direzione ben precisa. La direzione che stava seguendo infatti pareva fosse proprio verso di lei, senza fronzoli.
Fece qualche passo da fuori la rientranza, accecata dalla luce solare. Era tardo pomeriggio, e di lì a poco il sole sarebbe scomparso dietro i canyon e le montagne rocciose. Si godette il vento di scirocco che le portava al tartufo altre informazioni riguardo allo sconosciuto. Riusciva a notarlo adesso; era una macchia nera bruciata dal calore del terreno, che ne modificava le fattezze. Teneva un ritmo veloce, quasi come se stesse correndo.
Riuscì ad identificarlo pochi minuti dopo, fermo a qualche metro da lei. Sembrava piuttosto giovane. Indecisa sul fa farsi, fu colta alla sprovvista quando cominciò a scodinzolare. Tirò un sospiro di sollievo; perlomeno non voleva uno scontro. Prima di prendere parti amichevoli, alzò la lunga coda in parallelo con la schiena. Chinò lievemente il capo per studiare meglio il lupo di fronte a sè Salve. salutò a sua volta, mantenendo un tono distaccato.
Non aveva paura, ma con i lupi sconosciuti ne aveva avuto a che fare, e anche molte volte. Sapevano che potevano cambiare idea da un momento all'altro, convenne quindi di mantenere le distanze per ora. E' la tua tana? aveva detto indicando con lo sguardo la rientranza nella roccia dietro di lei. Se era arrivato lì forse era perchè aveva occupato il suo territorio.

Udendo le parole del lupo capì che fortunatamente non aveva invaso il suo territorio e che non possedeva delle tane da quelle parti. Rilassò i muscoli, nettamente più rilassata. Mosse pigramente la coda, ricambiando l'atteggiamento amichevole che il lupo possedeva.
Spostandosi a semicerchio, il lupo nero le chiese cosa ci facesse lí non essendo proprio quella una zona dove sistemarsi. Infatti sono solo di passaggio. Sto cercando delle zone verdi, ma non conosco il luogo. aveva detto, raspando con la zampa nel terriccio rosso.
Nel frattempo in lontananza poteva udire il gracchiare acuto di avvoltoi e corvi; molto probabilmente non lontano da lì vi era una carogna. Ne aveva viste già un paio da quando era lì e si accorse di avere la bocca riarsa dalla sete. Avrebbe dovuto trovare subito dell' acqua.

Il proprio branco non le aveva insegnato la disposizione dei luoghi ed inoltre non si erano mai allontanati troppo dalla propria tana. Aveva imparato il territorio da sola, ma molte zone le erano ancora sconosciute. Eppure la sua curiosità continuava a guidarla e a volte la faceva finire in guai seri, e adesso aveva capito che aveva rischiato parecchio.
Ti ringrazio per le informazioni. Purtroppo viaggiando sono giunta fin quì. disse pacatamente, portando lo sguardo su un paio di corvi che avevano preso a girare sopra di loro. Se voleva spostarsi senza problemi avrebbe dovuto aspettare che fosse calato il sole. Per sua fortuna aveva trovato un posto all'ombra.
Io sono GreyMoon; molto piacere. aveva detto, presa alla sprovvista dal gesto del lupo nero. Non aveva mai dato saluto in quel modo.
Indietreggiò appena, in modo da avere il capo coperto dai bollenti raggi di sole. Accennò un gesto col capo, invitando Nightrun ad entrare. Faceva davvero troppo caldo per restare lì fuori.

Anche lei si distese in un angolo, cacciando fuori la lingua per inumidirsi un pó il muso e il tartufo. Non vedeva l'ora che la sera scendesse così da poter riprendere il suo viaggio, ma sopratutto perché almeno sarebbe rinftuscato e avrebbe avuto l'occasione di mettere qualcosa sotto i denti.
Imitandola, anche Nightrun prese posto nella piccola tana, dicendole che l'avrebbe accompagnata in una zona verde, e dalle sue parole pareva molto allettante come luogo Se non ti secca.. Mi aiuteresti molto. aveva detto accennando un sorriso candido.
Posò la testa tra le zampe anteriori, giocherellando con un vecchio ossicino abbandonato lì chissà da quanto tempo. Il lupo nero, poi , le aveva chiesto riguardo al branco Faccio parte da poco dei Lakas. E tu? aveva chiesto di rimando, irrigidendosi ancora una volta. Sapeva che vi era un altro branco in altre zone, e naturalmente potevano sempre crearsi dei contrasti. Lei sinceramente ci badava poco, ma alcuni non la pensavano come lei.

Aveva incontrato l'Alpha dei Lakas una sola volta e non conosceva nessuno dei suoi membri, quindi anche se Nightrun fosse anche lui un membro del suo branco non se ne sarebbe neppure accorta. Si era subito allontanata dal branco, ma non perché non le piacesse starci insieme.. Amava viaggiare e scoprire nuove cose.
Le parole del lupo nero la riportarono alla realtà; a quanto pareva lui apparteneva ad un altro branco, o non ne possedeva uno. Apparentemente -e dal tono rilassato che possedeva- non sembrava che fosse un problema. Era una giornata fortunata, quella?
Un pó di vento caldo portò all'interno della tana polvere e un leggero refrigerio, oltre che una leggera umidità. Probabilmente avrebbe piovuto quella notte.
Stanotte pioverà, finalmente. aveva detto, smuovendo appena le orecchie. Avrebbe riposato un pó, in modo da essere carica per il viaggio.
Si stiracchiò, portando in avanti le zampe anteriori e disse [color =#003A57]Con permesso, penso mi riposerò un pó.[/color] e detto questo, si accasciò su un lato emettendo un lieve tonfo. Aveva camminato tutta la notte, un pó di riposo non le avrebbe fatto male.

Rimase in dormi-veglia per gran parte del tempo, concedendosi di assopirsi soltanto per qualche manciata di minuti. Non perchè hnon si fidasse del lupo nero, ma bensì perchè voleva sempre tenere alta la guardia. Ad ogni minimo rumore rizzava le orecchie o apriva di colpo gli occhi.
All'incirca poteva aver "riposato" un'ora e mezza o poco più, abbastanza perchè il sole cominciasse a calare. Si svegliò quando udì il latrato di uno sciacallo. Il loro acuto ululare era il suono dell'incubo. Quelle carogne cacciavano alla sera, quando rinfrescava. Opportunisti e scaltri, odiava il fatto che rubassero la preda degli altri, e non poche volte aveva dovuto lasciare la propria per non diventare anch'essa parte del loro banchetto.
Si destò lentamente, scoccando un lungo sbadiglio e mostrando una fila di zanne lucenti. Si accorse di avere ancora la bocca e la gola aride, ma fuori ancora non aveva cominciato a piovere. Le prime tenebre della sera avevano cominciato a scurire la tana, adombrandola.
Successo qualcosa? aveva chiesto con la bocca impastata non tanto dal sonno. Si era alzata, issandosi sulle zampe e scuotendo la pelliccia folta per levarsi di dosso la polvere e l'erba secca. Si affacciò fuori dalla piccola rientranza di rocce, in tempo per poter essere partecipe del tramonto.
Il sole, infatti, aveva cominciato la sua discesa verso i canyon in lontananza. Dall'altro lato, verso est, nuvole grigie e tuonanti si avvicinavano velocemente alla vallata deserta. Poteva scorgere il biancheggiare dei fulmini e il potente boato dei tuoni. Sarebbe stato un bel temporale.