Brusca interruzione

Cross si sentiva persa e confusa. Era felice di aver visto sua madre da giovane, voleva sbranare un certo lupo bianco di nome Glared che l'aveva piantata, sua madre gli aveva gridato qualcosa che Cross non aveva capito per intero e subito dopo qualcosa di tremendamente bizzarro era successo. L'immagine del passato che stava vedendo sembrò sfocarsi e tremolare per poi interrompersi quando lei si sentì sbalzare via.
Ora non riusciva a capire nemmeno dove fosse finita. Doveva essere atterrata su qualcosa di morbido dopo un volo che non avrebbe saputo dire quanto fosse durato. Poteva essere durato un secondo come un'ora.
Aprì gli occhi.
Davanti a lei si stagliò un paesaggio completamente sconosciuto. Sembrava una foresta cupa e tetra. Si alzò, un po' dolorante per l' impatto col suolo. Notò di essere caduta su un letto di foglie morte, che avevano attutito un po' l'impatto.
Chissà che dolore se fossi atterrata un po' più in là.... pensò guardando la corta erba dall'aspetto malatticcio che copriva il duro terreno un po' più avanti.
Si guardò un po' intorno, spaesata. La sensazione che provava era di solitudine e inquietudino dovunque posasse lo sguardo. Annusò l'aria, ma le narici si riempirono di odori per lo più sconosciuti.
Si sedette pesantemente a terra, scocciata.
"Non riesco nemmeno a capire se sono ancora nel passato o meno...." mugugnò.

Suoni per niente rassicuranti giunsero alle orecchie della lupa. Sembravano suoni di una battaglia in grande stile, con ringhi, ugiolii, ululati, mascelle che schioccavono e molto altro ancora.
Cross non si mosse, con solo le orecchie tese e in continuo movimento per ascoltare tutti i suoni intorno a lei.
Poi cominciò a sentire dei passi avvicinarsi. Qualcuno stava correndo nella sua direzione. Cercò di isolare gli altri suoni per concentrarsi solo su quelli della corsa. All'improvviso vide qualcosa che poteva sembrare una lupa piuttosto giovane che portava un cucciolo tra le fauci. Cross squadrò quella "lupa" che le era passata davanti velocissima sena nemmeno vederla. Le ricordava un po' il Keetai che aveva incrociato sull'altopiano nel deserto, quando ancora la ferita sul garretto era aperta ed era da poco nel branco, anche se questa aveva del verde al posto del verde-acqua. Le sembrò anche essere ricoperta di ferite, ma quella lupa le era passata davanti troppo veloce per esserne competamente sicura.
Un'altra lupa comparve e bloccò la strada alla prima. Cross a quel punto si alzò e si avvicinò un po' per vedere meglio la scena, rimanendo comunque a distanza di sicurezza. Aveva intuito di essere ancora nel passato dato che nessuna delle due lupe l'aveva vista, ma non voleva comunque correre alcun rischio.
La nuova lupa era nera con strane macchie bianche spigolose e in più sembrava avere qualcosa di strano sul fianco che Cross, dalla sua posizione, non riusciva a capire bene cosa fosse.
Sembra che ci sarà un qualche tipo di battaglia... pensò aspettando che una delle due si muovesse per vedere l'evolversi della situazione.

Cominciava a prenderci gusto a spiare e conoscere cose successe nel passato vedendo tutto di persona. Ora sapeva che le due lupe erano in realtà madre e figlia, che si chiamavano rispettivamente Leyan e Aya, che la lupa bianca e il cucciolo che teneva erano sorelle, che tra madre e figlia non correva buon sangue e che Leyan era stata "rifiutata dal sole" qualsiasi cosa volesse dire.
D'un tratto si sentiva fortunata, vedendo che razza di rapporto si poteva avere con la propria madre.
Ma c'erano comunque cose che non capiva, come ad esempio a quali lupi Aya alludesse e cosa stesse succedendo realmente in quella foresta. Quel discorso tra madre e figlia sembrava nascondere cose terribili.
Poi qualcosa sulla pelliccia della lupa bianca attirò tutta la sua attenzione. Strane macchie verdi comparivano sul suo corpo.
Cross ne osservò una affascinata finchè questa non esplose in migliaia di scaglie. Ma cosa?! pensò osservando lo scintillio delle scaglie sotto la luce della luna che cominciava a far capolino tra le nubi rosse.

Keetai! Allora vevo ragione! pensò la lupa tornando ad osservare la scena senza perdersi troppo sulle macchie verdi di quella bianca. Anche se la cucciola più piccola e la madre non le ricordavano nessuno essendo nere, aveva immaginato che fossero dei Keetai dato che quella bianca le ricordava quel certo Bran sull'altopiano del deserto.
Ma cosa sarà questo patto di cui parlano? Ma quindi sono stati attaccati da lupi? Perchè? E da cosa dovevano proteggerci? la mente di Cross era piena di domande a cui non riusciva a trovare una risposta. La cosa la snervava, dato che ovviamente non poteva chiedere alle Keetai che stava spiando. A chi altro avrebbe potuto chiedere? Alla Saggia forse? O forse era meglio torvare un Keetai chiacchierone come Bran?
Persa nei suoi pensieri Cross perse parte della conversazione, finchè un flash di luce verde riattirò la sua attenzione.
Leyna sembrava essere stata colpita da qualcosa, forse dalla luce stessa, ma Cross non ne era particolarmente sicura.
La Keetai nera ringhiò qualcosa alla figlia. Potere? La lupa si ricordò varie cose contemporaneamente, come il Potere di Nightrun di creare ghiaccio e la spiegazione di Winona di cui aveva capito molto poco quel giorno che era salita sulla Rupe con Grey. Solo pensare a Grey le dava una fitta di dolore nel petto, tanto era il tempo che non vedeva il muso del suo compagno.
Aya rispose. Si può essere abbandonati dal proprio potere? altre domande si accavallavano le une sulle altre. Quel poco che aveva capito dalla Saggia, il potere era parte del lupo e allo stesso tempo non lo era...o qualcosa del genere. Come poteva esso allora abbandonare ciò di cui faceva anche parte?
Vide infine la madre scagliarsi contro la figlia e pensò che la sua non avrebbe mai fatto nulla di simile e di nuovo si sentì fortunata.

Aya schivò l'attacco della madre e Cross ne fù piuttosto felice. Cominciava a tifare per la giovane Keetai, anche se non conosceva praticamente nulla dei motivi che aveva portato quelle due allo scontro.
Ascoltò ancora quello che le due si dicevano. Poveretta, pensa di essere l'unica della sue specie. Se solo potessi dirle che ne ho visto ancora uno, nel futuro. provava parecchia simpatia per quella Keetai, probabilmente perchè sua madre sembrava una madre orribile e Cross era ancora condizionata dall'aver appena rivisto la sua.
Le sue orecchie scattarono, indirizzandosi nella giusta direzione appena si sentì un'ululato. Era un ululato di dolore che si spense poco dopo. Qualcuno doveva essere morto, e probabilmente non era stato il solo quella notte.
Riportò l'attenzione duelle due Keetai difronte a lei. Riusciva a vedere lo scintillio delle lascrime negli occhi di Aya prima che lei li chiudesse.
Cominciava a sentirsi dispiaciuta e quasi in colpa, dato che erano stati dei lupi ad attaccare quel branco di Keetai e lei stessa era una lupa. Anche se non conosceva quei lupi, non dovevano essere molto diversi da lei.
Ascoltò l'ultima frase della Keetai bianca, aspettando poi speranzosa il resto dei fatti. Sperava infatti che Aya e sua sorella riuscissero a salvarsi.

Cross osservò Aya lanciarsi verso la madre, mentre i suoi artigli si illuminavano di verde e ferite le si aprivano sul corpo. Cosa? Perchè tutte quelle ferite si aprono da sole!? Ma Leyan, comunque, schivò il colpo. La lupa intuì che era molto più allenata ed esperta della figlia nel combattimento. Ma in ogni caso, le due continauvano a balzare l'una contro l'altra, senza mai fermarsi.
Cross era affascinata da tale agilità e resistenza, cominciando anche ad invidiare un po' quelle due. Si ripromise di allenarsi, quando sarebbe uscita da lì, per cercare di emulare almeno la metà di quello che vedeva.
Aya però sembrava cominciare a stanzarsi, o forse era solo un'impressione di Cross. Vide i suoi artigli riaccendersi della luce verde come se si stesse preparando un'attacco finale.
La madre però sembrò sul punto di schivare anche quell'attacco, ma successe qualcosa che lasciò Cross stupefatta. Del ghiaccio immobilizzava le zampe della Keetai nera. Che sia opera di un Keetai o di un lupo con il potere del ghiaccio, come Night? pensò Cross osservando quel ghiaccio spuntato apparentemente dal nulla.
Poi, tutto sembrò quasi rallentare mentre Cross osservava col fiato sospeso. Aya era riuscita a colpire sua madre e, a parere di Cross, infliggerle uan ferita mortale. Infatti, poco dopo, la Keetai nera cadde a terra inerme.
E'...è finita? Aya ha vinto? Lei e sua sorella sono salve? pensò la lupa non riuscendo a staccare gli occhi dal copro di Leyan. Ma chi le avrà aiutate?

Apparve un altro Keetai bianco, che subito attirò l'attenzione di Cross. Aya lo ringraziò e rivelò il suo nome. Quindi, è stato quel Whiteice a generare il ghiaccio di poco fà... concluse Cross scrutando il giovane Keetai. Poi Whiteice pronunciò un nome a lei famigliare. Bran!? Quindi anche lui e sua sorella di cui parlava appartenevano a questo branco di Keetai....chissà se esisteva un solo branco o ce n'erano anche altri come per i lupi. Quanto siamo diversi noi da loro?stette ad ascoltare ancora un po'. Mmm, quindi altri lupi stanno venendo in questa direzione... rizzò le orecchie e le mosse ripetutamente cercando di cogliere suoni di passi che si avvicinavano, ma non le parve di sentire nulla al momento.Devono essere ancora lontani. concluse.
La sua attenzione venne ricatturata quando Aya parlò, chiedendo perchè fosse successo tutto quello. Anche Cross se lo stava chiedendo, e la curiosità la corrodeva come un tarlo.
Ma Whiteice non seppe risponderle nulla di interessante per la lupa che li spiava.

Le orecchie di Cross scattarono insieme a quelle di Whiteice. Ora riusciva a sentire le voci ed i ringhi di lupi in avvicinamento. Lo sguardo ambrato della lupa si spostò velocemente cercando di scorgere i lupi in avvicinamento tra gli alberi, poi lo riposò sui Keetai. Come avrebbero fatto a scappare?
Quel che accadde stupì non poco Cross. Whiteice schiacciò a terra Aya e s'ibernò insieme a lei. Cross sapeva che si poteva fare, la prima volta che aveva incontrato Nightrun le aveva rivelato di essersi ibernato sul fondo del lago, ma non le era passato per la mente che potesse anche essere una soluzione per scappare in un certo senso dai nemici.
Cross osservò il gruppetto di lupi raggiungere l'iceberg, quando le immagini cominciarono a sbiadire. "Cosa?! No, non di nuovo!"esclamò, poi si zittì. Sentiva delle voci. Non riusciva a capire a cosa si riferissero quelle frasi. Sembravano estrapolate dal loro contesto, frammenti di ricordi di situazioni o cose del genere. Riuscì a captare quelli che sembravano due nomi, Nalu e Firegon, ma non riuscì a comprendere il senso delle altre frasi.
Infine, cessarono. Cross rivide le immagini, ma era diverso da prima. C'erano più alberi, come se la foresta fosse cresciuta col passare degli anni, e l'iceberg sembrava sparito. In più, aveva la sensazione di non stare più guardando il susseguirsi di eventi passati.
Una voce famialiare la fece sobbalzare. Si girò di scatto e vide prprio Aya di fronte a lei. La sorpresa era palese sul muso di Cross.
Se Aya la vedeva, voleva dire che era sul serio tornata nel presente.
In più, la Keetai sembrava sapere che Cross aveva sbirciato nel passato, cosa che la lupa trovò terribilmente imbarazzante. Si sentiva a disagio nel pensare che la Keetai sapesse che lei aveva ficcanasato tranquillamente nel suo passato senza il permesso di nessuno. Certo, l'aveva mandata Winona, ma la Saggia l'aveva comunque mandata a vedere parte del suo passato, dove vedeva la relazione clandestina di sua madre, ma poi era finita non si sa in che modo nel passato di qualcun altro.
Si alzò di scatto in piedi e cercò di pensare a qualcosa da dire a quella Keetai. "Beh, ecco....non era mia intenzione vedere anche questo. Cioè, la Saggia mi ha mandata nel passato, ma poi sono stata sbalzata via da quello che stavo vedendo e son capitata qui. Francamente non me ne intendo di viaggi nel tempo e cose simili....." provò a scusarsi. Non le piaceva mai farlo, ma aveva visto quanto era forte la Keetai che si ritrovava davanti e preferì cercare di non innervosirla. Anche se le sembrava di leggere indifferenza nei suoi occhi, la situazione non le piaceva comunque.